Probabilmente hai sentito parlare degli ultimi avvenimenti a Chloraka e Limassol.
Probabilmente hai sentito parlare di come un gruppo di individui di estrema destra (o meglio dire di criminali) abbia commesso attacchi violenti contro i migranti (o chiunque sembrasse un migrante).
Non ce lo aspettavamo, né io né molti altri come me.
Vivevamo nella nostra bolla di pace, accettazione e rispetto.
Non ci siamo avventurati troppo fuori da questa bolla.
Sapevamo che esiste il razzismo. Sapevamo che i richiedenti asilo sono trattati da meno che esseri umani e finiscono in un sistema che li tiene bloccati per anni, consentendo loro di svolgere solo un numero limitato di lavori per una paga ridicola.
Sapevamo che i lavoratori domestici vengono portati qui legalmente dal sud-est asiatico e pagati 300 euro al mese per lavorare 6 giorni a settimana.
Sapevamo che spesso le persone che sembrano straniere vengono discriminate e che una parte della società locale incolpa gli immigrati praticamente di tutto.
Sapevamo che i cittadini di Paesi terzi sono spesso costretti a vivere in case sovraffollate, con condizioni di vita pessime.
Sapevamo che purtroppo è nella natura umana fare di tutta l'erba un fascio, e che se uno straniero fa qualcosa di sbagliato la colpa è di tutti gli stranieri di quel Paese.
Sapevamo che i media favoriscono questa visione nel modo in cui ritraggono le notizie, menzionando sempre la nazionalità quando un crimine è commesso da uno straniero e non menzionandola mai quando è commesso da un cipriota.
Tuttavia, pur sapendo tutto questo, non ci aspettavamo le aggressioni violente a persone e attività commerciali.
Venerdì scorso a Limassol non vigeva alcuno stato di diritto e poche centinaia di persone erano libere di scorrazzare per la città, lasciando dietro di sé un'ondata di distruzione e vergogna.
Questa parte della società, anche se minoritaria, esiste. E ancora più preoccupante è il fatto che persino le forze dell'ordine non siano intervenute.
Questa non è la società accogliente e amorevole che esiste qui. Perché sono fermamente convinta che esista.
Dove sono? In tutto questo dov'è la maggioranza delle persone?
Le abbiamo viste in alcune manifestazioni pacifiche nei giorni precedenti, ma dobbiamo vederle più spesso.
Abbiamo bisogno di sentirci sicuri nella nostra vita quotidiana. Dobbiamo informarci e informare meglio gli altri.
E dovremmo uscire di più dalla nostra bolla e renderci conto che una parte della società è davvero arrabbiata e da la colpa alle persone sbagliate.
Dobbiamo essere più presenti, più svegli.
Il modo più semplice per far prevalere il male è che le persone buone non facciano nulla.
Ci vediamo tutti domenica 10 settembre a piazza Eleftheria per marciare contro il fascismo..